OVS/UPIM – “Nessun rispetto per i diritti sul lavoro”
Conficconi: “La società non ha nessuna intenzione di costruire una vera conciliazione vita-lavoro per il personale”
Dopo mesi di trattative per costruire un’organizzazione del lavoro che tenga maggiormente conto della vita personale delle numerose lavoratrici e dei tanti lavoratori, OVS/UPIM (una delle società più importanti della grande distribuzione non alimentare) ha deciso di muoversi unilateralmente tentando la carta della pressione diretta su ogni singola lavoratrice. Una decisione assurda che colloca lo storico marchio della distribuzione tra le società che sono più note per la scarsa correttezza ed il basso riconoscimento dei diritti sul lavoro.
I direttori e le direttrici di OVS/UPIM sono stati chiamati dalla società a fare pressioni sulle lavoratrici e sui lavoratori dei numerosi negozi della Toscana per “consigliare loro” di variare l’orario di lavoro e/o i turni in modo da ridurre le necessità di maggiore personale e aumentare la presenza nelle aperture domenicali e festive. Una pressione, quella messa in atto da OVS/UPIM verso i dirigenti, che verrà “premiata” mantenendo loro proprio quegli orari e quei turni che invece devono essere levati alle lavoratrici ed ai lavoratori.
“Insieme alle altre organizzazioni confederali stiamo tentando di costruire un accordo nazionale – spiega Marco Conficconi, Segretario Generale della UILTuCS Toscana, categoria del Terziario Toscano – proprio per definire regole certe e diritti chiari. Un accordo quadro serve proprio per impedire questi comportamenti scorretti a cui la società non è nuova. Al momento – prosegue il Segretario generale della UIL Terziario della Toscana – non siamo riusciti a trovare un’intesa ma stiamo continuando la trattativa a cui la delegazione Toscana, numerosa e coesa, è determinata a raggiungere un’intesa. Le lavoratrici ed i lavoratori stiano tranquilli, le organizzazioni confederali stanno negoziando ma non consentiranno alla società di proseguire impunemente con le intimidazioni e le discriminazioni. Anzi, viste le numerose segnalazioni continueremo a denunciare queste pressioni in ogni modo ed in ogni sede”.
“Dobbiamo e vogliamo tutelare i diritti di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori di OVS/UPIM, siano esse a tempo pieno, oppure a tempo parziale – prosegue Conficconi – ed è per questa ragione che lavoriamo per un accordo dove sia presente in modo chiaro un confronto sinergico e continuo con la società su ogni singolo territorio e nel rispetto della dignità di entrambe le parti. Non siamo interessati ad un accordo, come proposto dall’azienda, dove il sindacato certifica le decisioni del gruppo dirigente aziendale senza poter intervenire nel merito. Vogliamo, invece, essere protagonisti, insieme a OVS/UPIM, di un grande cambiamento sociale e culturale che certamente potrebbe dare alla società un nuovo, importante, impulso verso un ulteriore crescita delle vendite ma anche del clima aziendale per il tramite di un rinnovato rispetto delle persone che, quotidianamente, contribuiscono alla crescita anche internazionale, così come hanno stoicamente fatto durante la fase pandemica”.
Firenze, 14 luglio 2023