NUOVA COOP ETRURIA, ANCORA NON C‘È CHIAREZZA
La GDO Cooperativa Toscana pensa di essere una SPA. Dopo un confronto che non ha portato alcuna spiegazione sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, la UILTuCS Toscana dice: NO, GRAZIE!
La UILTuCS Toscana esce ancora una volta allo scoperto per tutelare le lavoratrici ed i lavoratori della cooperazione e per denunciare una totale mancanza di relazioni sindacali, sia a livello territoriale che regionale. Un comportamento non casuale ma, anzi, sintomatico di una precisa volontà dei gruppi dirigenti presenti nel mondo della cooperazione in questo momento: scarsa chiarezza, poca trasparenza e difficoltà nel confronto con le parti sociali.
Il mondo della grande distribuzione cooperativa Toscana, infatti, è in forte fermento e le lavoratrici ed i lavoratori, in particolare di Unicoop Tirreno ma non solo, stanno affrontando, oltre alle numerose criticità gestionali quotidiane, mille preoccupazioni e si stanno chiedendo: cosa succederà alle lavoratrici ed ai lavoratori della sede di Vignale Riotorto (LI)? E cosa accadrà alle numerose terziarizzazioni presenti nei magazzini di Coop Tirreno, piuttosto che in quelli di CoopFi di Pontedera e Scandicci? Ed ancora, che fine faranno le lavoratrici ed i lavoratori che sono impegnati e rappresentano tutti i giorni ai soci e clienti le grandi professionalità presenti in Unicoop Tirreno sulla costa toscana? Per cercare di dare un senso compiuto a queste domande e per affrontare le numerose problematiche derivanti dalla fusione tra Unicoop Tirreno ed Unicoop Centro Italia, si sono riuniti a Livorno i delegati e le delegate della UILTuCS Toscana che operano all’interno di Unicoop Tirreno. Durante la riunione, le rappresentanze sindacali hanno esaminato con attenzione gli scenari che si stanno delineando e che potrebbero avere un impatto significativo e negativo sui livelli occupazionali. Nonostante la trattativa nazionale aperta sulla fusione tra le due cooperative prosegua, sia pure con difficoltà ed enormi lati oscuri, le risposte non arrivano e c’è chi, come Unicoop Firenze che si nasconde ma non sta certo a guardare come vorrebbe far credere, si vuole prendere alcuni punti vendita di Unicoop Tirreno, situati sulla costa toscana. Le delegate ed i delegati della UILTuCS Toscana hanno espresso profonda preoccupazione rispetto alle possibili ricadute occupazionali derivanti da queste operazioni ed in particolare hanno sottolineato come la priorità assoluta debba essere la tutela dei posti di lavoro, sia per il personale impiegato presso la sede e i magazzini di Unicoop Tirreno, sia per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori occupati nei punti vendita, compresi coloro che saranno oggetto del trasferimento a CoopFi.
“La nostra organizzazione- dichiara Marco Conficconi, segretario generale della UILTuCS Toscana ed uno dei pochi sindacalisti toscani che non hanno sottoscritto quello che molti lavoratori definiscono lo scempio dell’attuale CIA Unicoop Tirreno – insieme alle nostre numerose delegate ed ai molti delegati della grande distribuzione cooperativa toscana continuerà a vigilare affinché ogni decisione presa nell’ambito di questa ristrutturazione ed ogni altra ristrutturazione ed acquisizione avvenga nel rispetto della tutela occupazionale, dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Non pensi CoopFi di prendere tutti o parte dei negozi di Unicoop Tirreno per poi inserire i lavoratori e le lavoratrici in un’altra società a responsabilità limitata. Se CoopFi vuole quei negozi, dovrà assumere in linea diretta tutto il personale presente. La UILTuCS Toscana – presegue il segretario generale – non accetterà passivamente un’altra “Terra di mezzo”! Siamo disponibili a tutti i confronti necessari e per noi costruttivi ma solo a queste condizioni.
Firenze, 7 marzo 2025