Metro, le terziarizzazioni mettono a rischio molti posti di lavoro in Toscana
UILTuCS Toscana chiede un confronto urgente con la multinazionale tedesca. Il sindacato chiama in causa anche le amministrazioni comunali coinvolte.
La UILTuCS Toscana esprime forti perplessità e preoccupazioni riguardo alle recenti decisioni di Metro SpA che, attraverso una strategia di terziarizzazione dei servizi che in Toscana parte dall’apertura di un nuovo centro di distribuzione a Pontedera (PI), sta mettendo in serio pericolo tra i 70 e gli 80 posti di lavoro dei propri dipendenti e delle proprie dipendenti. Un impatto diretto e concreto che potrebbe ricadere principalmente e negativamente sulle lavoratrici ed i lavoratori attualmente occupati nel negozio che la multinazionale ha da anni a Pisa, ma saranno certamente coinvolti anche il negozio di Lucca ed entrambi i negozi presenti su Firenze. Una forte riduzione dei posti di lavoro certificati, quindi, derivante dall’affidamento a terzi di servizi come la gestione dei reparti, la logistica ed altre operazioni quotidiane.
“Un piano di esternalizzazioni – afferma Marco Conficconi, segretario generale della UILTuCS Toscana – che, seppur presentato come una strategia per razionalizzare e ottimizzare i costi, potrebbe portare ad una progressiva perdita di posti di lavoro all’interno delle filiali che la multinazionale tedesca ha in Toscana. La riduzione delle risorse interne e l’affidamento di compiti a ditte esterne minaccia la sicurezza dei posti di lavoro presenti in azienda ma anche la qualità e la continuità dei servizi offerti, per non parlare delle possibili ripercussioni sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori occupati, chissà come, nelle terziarizzazioni. Le scelte aziendali – prosegue Conficconi- non devono essere fatte a discapito di lavoratrici e lavoratori, ma devono puntare a garantire un equilibrio tra efficienza e salvaguardia delle professionalità interne, elemento fondamentale per il buon funzionamento e la crescita di ogni azienda, Metro compresa”.
“L’adozione di un modello di business basato sulle terziarizzazioni- fa notare Roberto Pacini, segretario regionale che per la UILTuCS Toscana segue la contrattazione con la multinazionale – non solo può generare incertezze per i lavoratori e le lavoratrici, ma espone la società al rischio di minori standard di qualità e ad una gestione più frammentata e meno efficiente dei processi. In questo contesto, la preoccupazione della UILTuCS Toscana riguarda il futuro di questi 70/80 lavoratrici e lavoratori che, attraverso il processo di esternalizzazione, potrebbero trovarsi a perdere la loro stabilità lavorativa in favore di contratti precari e incertezze professionali”.
“Per tutte queste ragioni, che non ci sembrano davvero banali – prosegue il Segretario Generale Conficconi – la nostra organizzazione chiede con fermezza a Metro di rivedere la propria strategia aziendale in Toscana e di interrompere un piano di terziarizzazione che rischia di danneggiare irreparabilmente non solo i lavoratori e le lavoratrici che la UILTuCS Toscana tutela, ma anche il sistema economico e commerciale della Toscana”.
Per la UILTuCS Toscana è necessario ed urgente aprire un confronto vero e realmente costruttivo che consenta di gestire lo sviluppo adottando soluzioni che possano garantire sia l’efficienza aziendale che la tutela dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. E non sarà consentito neppure alle amministrazioni comunali, che hanno fatto concessioni di vario tipo alla multinazionale tedesca, di stare a guardare senza intervenire. Sono proprio le amministrazioni, a volte, a sottovalutare le dinamiche che le loro scelte scatenano sulle lavoratrici ed i lavoratori, sia quelli attualmente contrattualizzati con Metro sia coloro che aspirano ad un lavoro stabile e dignitoso.
Firenze, 26 marzo 2025