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Di Meglio, la richiesta del curatore: “Riacquisire i rami d’azienda, non ci sono garanzie”

E ora i 15 dipendenti rischiano sul serio il posto. Uiltucs:
“Lavoriamo con la curatela”
Loreto: “I nostri timori purtroppo erano fondati. I lavoratori devono essere salvati”

 

AREZZO – 24 ottobre 2016 – “A volte, come in questo caso, preferiremmo dire: ci siamo sbagliati. Sarebbe stato meglio per tutti se l’azienda Di Meglio avesse risolto ogni problema e i 15 dipendenti fossero stati salvati, al sicuro. Ma alla fine ci tocca fare i conti con la realtà e prendere atto che siamo a un punto di svolta in cui non ci sono molte vie di uscita”. Le parole di Diego Loreto, responsabile territoriale Area Arezzo della Uiltucs Toscana Centro, riassumono la situazione drammatica che vivono, da oggi, i lavoratori Di Meglio. E’ andata infatti proprio come la UIltucs Toscana Centro aveva detto: i curatori fallimentari hanno preso la situazione in mano e, “ritenendo che l’imprenditore non desse adeguate garanzie per la continuazione dell’impresa – spiega Loreto – hanno formalmente chiesto oggi (24 ottobre, ndr) la ri-acquisizione dei rami d’azienda. Quale è il futuro dei lavoratori?”.

I curatori lo avevano anticipato in una comunicazione, che era arrivata a seguito della richiesta di chiarimenti da parte della Uiltucs sulla situazione che vede coinvolti 15 dipendenti impiegati nei punti vendita di via Fiorentina e Pratantico. Comunicazione in cui si parlava chiaro, che recitava: “I rapporti di lavoro che torneranno in carico al fallimento contestualmente alla riconsegna dei rami aziendali, verranno definiti con licenziamento per giustificato motivo oggettivo, non essendo possibile, né autorizzata, alcuna continuazione dell’attività di impresa”. Ora i lavoratori seguiti dal sindacato che si occupa proprio del settore Terziario Commercio, non rimbalzeranno più da un datore di lavoro all’altro, sulla carta, e i passaggi da Millybar srl (che aveva rilevato i rami d’azienda dalla Konz) e la cessione a sua volta a Romsan srl, con un conferimento per aumento di capitale, non hanno più peso: il passo temuto e paventato verrà fatto dal curatore e proprio oggi ha chiesto la revoca della cessione del ramo. Che fine faranno i lavoratori? La Uiltucs Toscana Centro sta lavorando insieme alla curatela per trovare la migliore soluzione possibile. Certo è “che se si presentasse un imprenditore capace e responsabile – conclude Loreto – noi lo accoglieremo a braccia aperte. C’è bisogno di un investimento importante e qualcuno ci auguriamo rilevi il tutto e salvi anche i lavoratori, vero valore aggiunto dei supermercati”.