Guardie giurate “senza riposo minimo giornaliero”, scatta la protesta
L’annuncio: “Grave violazione dell’istituto Il Globo Vigilanza. Astensione dal lavoro non ordinario per un mese”
Una protesta inevitabile perché la sicurezza dei lavoratori è a rischio. Per questa ragione la Uiltucs di Lucca, la categoria della Uil che si occupa di turismo, commercio e servizi, denuncia “una perdurante e grave situazione di violazione delle norme contrattuali e di legge portata avanti dall’Istituto di Vigilanza Privata Il Globo Vigilanza srl” proclamando l’astensione dal lavoro non ordinario per un mese. Secondo il sindacato, la società “utilizza in modo metodico e strumentale il lavoro straordinario e una impropria reperibilità che non permette alle Guardie Giurate di usufruire del riposo minimo giornaliero previsto dalla legge e dal contratto di categoria al fine di mascherare una carenza strutturale di personale”. E, inoltre, “costringe le stesse Guardie Giurate a prestare la loro opera in assenza di copertura del ponte radio che non permette comunicazioni con la centrale operativa mettendo così i lavoratori in serio rischio nello svolgimento del servizio, oltretutto in un momento difficile e delicato per l’ordine pubblico qual è quello che viviamo”. Constatata così “l’impossibilità di una bonaria soluzione interna all’azienda”, la Uiltucs di Lucca ha proclamato l’astensione per l’intero territorio della provincia dal lavoro non ordinario e lavoro richiesto in turni di riposo o fuori dai turni previsti dal Ccnl di categoria”. Si tratta di una situazione, informa la Uiltucs di Lucca per voce del suo segretario Giovanni Sgrò, “a cui Il Globo non è nuovo, che dura ormai da troppo tempo e, nonostante il tentativo del sindacato di risolvere all’interno del normale dialogo con l’azienda ogni questione, ad oggi la stessa società persiste a porre in essere un comportamento improprio e arbitrario nella gestione del personale che risulta stanco e stressato, rifiutando un accordo sindacale che si basi sul rispetto dei lavoratori, delle norme contrattuali. Da qui l’astensione, effettuata dal 2 maggio e fino al 31 del mese. Ma che rischia di diventare più lunga. “Nel caso in cui non si trovasse una soluzione alle questioni sollevate sarà indetta per ulteriori 30 giorni e potrà estendersi fino all’astensione totale dal servizio. In tale periodo i lavoratori addetti al servizio di zona non dovranno comunicare all’azienda i nominativi degli eventuali clienti non serviti, poiché gli stessi dovranno essere avvisati dell’astensione dallo stesso Istituto di Vigilanza come previsto dalla normativa di legge e precisato dalla commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi Pubblici Essenziali”. Purtroppo, anche in questo caso, fa sapere la Uiltucs, “il controllo previsto dalla legge sugli istituti di vigilanza da parte di Questura e Prefettura è inesistente. La legge e la massima attenzione sulla sicurezza di cittadini e lavoratori, ancora una volta viene messa in secondo piano dal Prefetto di Lucca. Probabilmente si apriranno gli occhi solo qualora ci scapperà il ferito o, addirittura, il morto”.