Guardia giurata pagata troppo poco, Ivri condannata
Sentenza: “Inquadrare la Gpg al III livello e saldare tutte le differenze”
E’ una sentenza importante per le guardie particolari giurate, quella pronunciata pochi giorni fa dalla Corte d’Appello di Firenze che, ribaltando il primo grado condanna un istituto di vigilanza molto noto, la Ivri, a inquadrare un lavoratore al terzo livello per le mansioni svolte. Lavoratore che era stato impiegato in prevalenza con funzioni di Operatore Unico di Centrale Operativa e inquadrato però a livelli molto bassi. Con la conseguente differenza di stipendio. Ma, mentre in primo grado la guardia giurata, assistita dall’Ufficio assistenza contrattuale Uil Vigilanza armata (Uiltucs) anche tramite l’avvocato Corti, aveva visto respingere il ricorso, i giudici d’Appello hanno preso in considerazione il principio della ‘prevalenza’ con la quale esercitava quel ruolo di maggior responsabilità, anche con autonomia decisionale, e hanno accolto la domanda di ricalcolare le differenze salariali da 9 anni a questa parte. E’ un successo non da poco, quello portato a casa ancora una volta dalla Uiltucs Toscana. Una sentenza che segna un precedente che le gpg con stipendi più bassi rispetto ai loro impieghi effettivi, o svolti per la maggior parte delle ore, possono percorrere per far valere i propri diritti. “Dopo anni si è fatta chiarezza – commenta Armando Melandri, responsabile Uiltucs per l’Area di Pisa – sulla questione del riconoscimento del livello e dell’inquadramento contrattuale. E’ necessario infatti che alle responsabilità date al lavoratore corrispondano le giuste e adeguate remunerazioni. Non si può pretendere che venga ricoperto un ruolo importante pagandolo miseramente. Per questo invito tutte le Gpg a rivolgersi agli uffici della Uiltucs Toscana per le opportune verifiche. Possono fare chiarezza sulla loro situazione e potremmo valutare se è possibile percorrere questa strada e ricorrere per chiedere un inquadramento diverso”.