Dico, allarme rosso: in 68 a casa entro fine giugno
E’ allarme alla Dico, con il licenziamento di un bel po’ lavoratori del supermercato e la mobilità. La mannaia si è abbattuta s 68 dipendenti che entro il 30 giugno lasceranno il loro posto di lavoro. La Uiltucs è intervenuta subito per tentare di salvarli ma la situazione è estremamente critica e il conto alla rovescia, dopo due anni di cassa integrazione, è scattato.
Già a giugno del 2013 – come si legge nell’acccordo in sede governativa (Ministero del Lavoro) – venne avviata una procedura per il licenziamento collettivo per riduzione del personale e venne dichiarto un eseubero complessivo di 322 unità. La procedura venne esaurita senza che le parti raggiungessero alcun accordo. E solo in seguito si arrivò ad un’intesa di massima che contempla la Cigs per cessazione parziale di attività di 35 punti venita, 2 centri di distribuzione, una piattaforma ortofrutta e 2 sedi amministrative, di cui una a Prato. Tra i punti vendita coinvolti ci furono quelli di Rovezzano (Firenze), Fucecchio, Gagno (Pisa). La cassa integrazione, invece, era stata richiesta per 163 lavoratori di cui 85 corrispondenti all’intero organico, e per 24 mesi, appunto, dal primo luglio 2013 al 30 giugno 2015.
(ph. Lagazzettadilucca.it)