Caso The Space Cinema, intervenga il Ministro del Lavoro
La UILTuCS Toscana chiede l’intervento diretto del Ministro del Lavoro. “E un incontro urgente con Rossi”
Conficconi (seg.gen): “Attivàti anche per capire
se gli onorevoli toscani disponibili a fare un’interpellanza alla Camera”
Richiesta urgente di incontro con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, mobilitazione e appello al ministro del Lavoro Giuliano Poletti per affrontare la delicata e gravissima questione evidenziata dalla vertenza in atto con il Cinema The Space di Livorno.
E’ la decisione radicale presa dalla UILTuCS Toscana, categoria della Uil che si occupa di turismo, commercio e servizi, dopo il licenziamento in tronco di 8 lavoratrici che operano nell’appalto del servizio di pulizia del cinema di Livorno.
Ma non solo. La UILTuCS Toscana si è “attivata immediatamente – fa sapere il segretario generale UILTuCS Marco Conficconi – per capire se gli onorevoli toscani siano disponibili a condividere questa battaglia per i diritti presentando un’interpellanza urgente sul caso”. “Non possiamo far finta che si tratti di un caso isolato: è un gravissimo abuso che qualora sottovalutato diventerà un precedente allarmante per tutti i lavoratori e le lavoratrici che vivono facendo servizi in appalto. Se questa dovesse diventare la comune gestione di un cambio di appalto, avremo presto migliaia di disoccupati. In questo caso – spiega ancora il segretario – è stato ‘proposto’ alle lavoratrici un contratto cosiddetto “pirata”, con condizioni economiche e normative fortemente peggiorative. Lavoratrici che sono state poste in ferie forzate; attualmente al loro posto operano addirittura dei contratti interinali, e dal prossimo 31/07 saranno definitivamente disoccupate”. “La proprietà del cinema – continua il segretario – riassegnerà l’appalto solo quando potrà assumere delle nuove persone che accetteranno questo lavoro o meglio, questa condizione di schiavitù. Un caso di estrema gravità davanti al quale la proprietà del The Space Cinema deve assumersi le proprie responsabilità. E la politica deve fare altrettanto”.