Firenze Fiera, adesso si deve investire sul personale
I sindacati sul bando per nuovi soci: “Realtà in salute nonostante tutto, la futura società mantenga una forte connotazione pubblica di indirizzo e gestione”
Due giorni fa si è svolta l’assemblea unitaria di tutto il personale di Firenze Fiera compresi i cosiddetti “Consulenti”, per valutare la situazione aziendale dopo la chiusura del bando teso a ricercare nuovi soci industriali.
Le lavoratrici ed i lavoratori, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali, hanno preso atto positivamente di quanto comunicato ufficialmente dal Presidente Beccattini, ovvero, che gli attuali soci sono intenzionati a fare la loro parte per la ricapitalizzazione di Firenze Fiera e che il Bando si è chiuso con ben 4 manifestazioni di interesse da parte di aziende del settore.
Vengono smentite così quelle posizioni, espresse anche per mezzo stampa, che dipingevano tinte nerissime per il futuro di Firenze Fiera.
Questo, insieme all’andamento semestrale, positivo oltre le aspettative, porta le segreterie territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS, ad affermare che nonostante la pandemia, che ha bloccato tutte le attività fieristiche e congressuali; nonostante l’aumento dei costi energetici, che hanno fatto salire notevolmente i costi di gestione; nonostante i costi sostenuti dalla società per la completa ristrutturazione del Palazzo degli Affari e per le diverse ristrutturazioni, più che necessarie ed ancora da completare in Fortezza da Basso; nonostante i costi dovuti ad un canone di locazione elevato; Firenze Fiera è comunque una realtà in salute.
Firenze Fiera, grazie anche alle lavoratrici ed ai lavoratori, che in questi anni hanno dimostrato grandi capacità, professionalità e conoscenze, è stata ed è in grado di svolgere un ruolo importante nel settore fieristico e congressuale. Se il futuro piano industriale, come noi da sempre auspichiamo e chiediamo, investirà oltre che nelle strutture anche sul personale, Firenze Fiera sarà certamente in grado di allargare la propria attività, incrementando e variando le proprie proposte per il mondo fieristico e congressuale del nostro territorio, dimostrandosi così all’altezza delle sfide che attendono il turismo fiorentino e toscano.
È per questo indispensabile che la scelta sul nuovo socio industriale ricada sul soggetto che meglio potrà garantire la stabilizzazione e lo sviluppo di Firenze Fiera.
Per le organizzazioni sindacali territoriali occorre, a questo proposito, che la futura società mantenga una forte connotazione pubblica di indirizzo e gestione. Firenze Fiera è un attore territoriale troppo importante nella definizione delle strategie fieristiche, e turistiche, perché il ruolo dei soggetti pubblici locali diminuisca a vantaggio di interessi privati e/o esterni al nostro territorio.
Lo sviluppo del settore fieristico nel nostro territorio è infatti un volano di crescita per tutta l’economia cittadina, a partire dall’industria turistica, che deve essere sempre più qualificata, passando dalle attuali presenze mordi e fuggi che nulla lasciano alla città, a presenze più strutturate per periodi più lunghi.
Lo sviluppo di un settore ricettivo maggiormente qualificato deve essere sostenuto con politiche sistemiche pubbliche, con le giuste sinergie di tutti i soggetti interessati della città, prima fra tutti le Organizzazioni Sindacali e le parti sociali che fanno riferimento alle aziende del settore turistico, in modo da sostenere un modello di sviluppo basato su un lavoro di indubbia qualità e professionalità, che lasci la città arricchita nelle sue risorse sociali e culturali.
Firenze, 1° settembre 2023