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Sabato non fate la spesa: per il maxi sciopero del 19 attesi a Milano 1.500 toscani

“Sabato non fate la spesa: la nostra battaglia è anche a tutela della qualità del servizio, in un settore dove precarietà e flessibilità sono applicate in modo selvaggio”: è l’appello che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana rivolgono ai cittadini in vista di sabato 19 dicembre, quando è in programma lo sciopero nazionale indetto dalle federazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs per i nuovi contratti nazionali di lavoro applicati ad oltre 500mila addetti del terziario, della distribuzione e dei servizi (oltre 30mila sono toscani). A Milano è prevista la manifestazione nazionale: il corteo partirà da Bastione di Porta Venezia, percorrerà Piazza San Babila, Corso Matteotti, Piazza Meda, Via Catena, Via Case Rotte e terminerà in Piazza della Scala, dove si alterneranno gli interventi dei delegati delle aziende del settore e dei  segretari generali delle tre federazioni di categoria Maria Grazia Gabrielli, Pierangelo Raineri e Brunetto Boco. All’iniziativa è prevista la partecipazione dei segretari confederali Cgil Cisl Uil Susanna Camusso, Gigi Petteni e Carmelo Barbagallo. Sono attesi circa 1500 lavoratori toscani (già prenotati dai tre sindacati 26 pullman, previsti in aumento). E’ ancora possibile, per chi vuole, partecipare rivolgendosi alle sedi sindacali di catgoria.Si tratta della seconda giornata di mobilitazione contro lo stallo ai tavoli negoziali avviati con Federdistribuzione, le associazioni datoriali della Distribuzione Cooperativa e Confesercenti, in replica alla prima partecipatissima giornata di sciopero del 7 novembre scorso (in Toscana si ritrovarono migliaia di persone a Firenze davanti alla Prefettura) alla quale non è purtroppo seguita l’auspicata ripresa dei negoziati né è stato individuato un punto di mediazione per giungere al rinnovo dei contratti, attesi da oltre 24 mesi. “Il vano tentativo sia di Federdistribuzione, che delle Cooperative, attraverso un comunicato ai lavoratori diramato in questi ultimi giorni dall’associazione datoriale delle imprese della grande distribuzione organizzata, di minimizzare le pesanti richieste di riduzione del costo del lavoro presentate al tavolo negoziale non fa altro che accrescere le distanze”, hanno dichiarato i sindacati. Una posizione, quella delle Organizzazioni Sindacali, che vale anche sul tavolo della Distribuzione Cooperativa dove non può esserci disponibilità ad una trattativa che ha come unico obiettivo il recupero di competitività delle imprese togliendo ai lavoratori le condizioni costruite nel corso dei precedenti rinnovi contrattuali. Oltre all’annuncio della mobilitazione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs tuttavia continuano ad esprimere piena disponibilità a trattare per ricercare punti di mediazione che possano dare risposte alle esigenze organizzative del lavoro, alla crescita di produttività che non devono incidere però su un aumento salariale congruo, in linea con gli aumenti definiti nel nuovo contratto nazionale di lavoro siglato con l’associazione datoriale Confcommercio.